“Vendemmia d’altri tempi dove la fretta di correre in campo a raccogliere è stata sostituita dalla paziente attesa di una maturazione lenta e piena, finalmente nei tempi più consoni alla vite e allo scorrere delle stagioni. La primavera dolce e l’estate mai troppo calda hanno permesso alle piante di ottenere un equilibrio vegetativo che è poi sfociato in maturazioni più efficaci. E allora non più raccolte a ferragosto ma agli inizi di settembre come succedeva ormai parecchi anni addietro. Chardonnay freschi e sapidi e sauvignon dal varietale elegante e marcato. Poi la malvasia, aromaticamente matura ma con una splendida espressione minerale. E i rossi? Le giuste piogge ben cadenzate e mai troppo abbondanti hanno agevolato la maturazione fenolica senza compromettere lo stato sanitario e così merlot, barbera e un grandissimo lambrusco maestri hanno sviluppato colore e profondità inaspettati. Abbiamo terminato la raccolta la prima settimana di ottobre con 90 quintali di cabernet franc bellissimo che, ancora in macerazione sulle bucce, sta confermando l’ottima vendemmia 2019.”
Andrea Ferrari