la cantina

dal 1983
una passione tramandata

Quella di Monte delle Vigne è una storia di amore per la terra, nel rispetto della natura e della tradizione locale

Paolo Pizzarotti ha soli diciannove anni quando eredita il podere sui Colli di Parma che oggi, ingrandito e cresciuto, è Monte delle Vigne. Da subito inizia a coltivare erba medica e frumento e ad allevare le frisone olandesi, conducendo la produzione a regime biologico prima ancora che nasca la certificazione. Nel 2003, al suo ingresso nella società di Monte delle Vigne, sceglie di piantare Barbera e Malvasia per riportare i

Colli di Parma al loro antico aspetto descritto da Frà Salimbene de Adam nelle sue “Cronache medievali”. Prendono così nuova forza in Paolo la passione per l’agricoltura biologica e per la produzione vinicola di qualità, incentivando la ricerca delle metodologie più avanzate, per contrastare i cambiamenti climatici ed elevare la qualità dei suoi vini.

Paolo Pizzarotti ha soli diciannove anni quando eredita il podere sui Colli di Parma che oggi, ingrandito e cresciuto, è Monte delle Vigne. Da subito inizia a coltivare erba medica e frumento e ad allevare le frisone olandesi, conducendo la produzione a regime biologico prima ancora che nasca la certificazione.

Nel 2003, al suo ingresso nella società di Monte delle Vigne, sceglie di piantare Barbera e Malvasia per riportare i Colli di Parma al loro antico aspetto descritto da Frà Salimbene de Adam nelle sue “Cronache medievali”. Prendono così nuova forza in Paolo la passione per l’agricoltura biologica e per la produzione vinicola di qualità, incentivando la ricerca delle metodologie più avanzate, per contrastare i cambiamenti climatici ed elevare la qualità dei suoi vini.

“È un percorso non facile, ma estremamente stimolante, che vorrò perseguire con tutte le mie forze” sono le parole con cui Paolo Pizzarotti racconta la crescita di Monte delle Vigne: una storia di amore per la terra, nel rispetto della natura e della tradizione. Un sogno ora diventato realtà.

1983

Gli esordi
È nel 1983 che inizia l’avventura di Monte delle Vigne, nel cuore della DOC dei Colli di Parma. Tutto comincia da un podere di 7 ettari di vigneto una piccola cantina e la volontà di produrre vino lavorando soprattutto sui vitigni autoctoni Barbera e Malvasia, vinificati fermi nel massimo rispetto dell’ambiente circostante.

1992

La nascita di Nabucco…
Dopo nove anni dalla fondazione Monte delle Vigne dà vita a Nabucco, il primo rosso fermo realizzato a Parma. È un uvaggio di Barbera e Merlot che affina per dodici mesi in barriques di rovere francese. Nabucco diventa fin da subito il simbolo dell’azienda e della zona produttiva di Parma, che fino a quel momento aveva visto solo la produzione di vini frizzanti

1999

…e di Callas
Qualche anno dopo Nabucco, segue Callas: 100% Malvasia di Candia aromatica, frutto del vitigno a bacca bianca per eccellenza dei Colli Parmensi. Un vino di straordinaria longevità, fresco, minerale ed elegante.

2003

La svolta: l’arrivo di Paolo Pizzarotti
L’attività della nostra cantina continua a crescere: la quantità di uva prodotta è triplicata e, a fronte dell’esigenza di competere sui mercati internazionali, si prospettano innovazioni e cambiamenti. L’ingresso come socio di maggioranza di Paolo Pizzarotti, proprietario di un podere di 100 ettari confinante con Monte delle Vigne, segna l’inizio di un’epoca di slancio e vigore.

2005

Ancora nuovi ettari
Vengono piantati 5 nuovi ettari di vigneto e così per i seguenti quattro anni. A fine 2009 gli ettari complessivi sono 40 suddivisi tra Malvasia, Sauvignon e Chardonnay per le uve bianche e Barbera, Merlot, Croatina, Lambrusco e Cabernet Franc per le uve rosse.

2006

La nuova cantina ipogea
Nel 2006 inauguriamo la nuova cantina, ipogea, a temperatura costante, dotata di sistema geotermico e di recupero delle acque piovane per l’irrigazione. Tutti elementi che rafforzano il nostro approccio ecosostenibile.

2007

Rubina
La nostra nuova etichetta è Rubina, spumante rosé ottenuto da uve Barbera vinificate in bianco.

2010

Franc
Il “Chiuso del lago” è un appezzamento di 1,30 ha completamente circondato dal bosco con uno splendido lago alla base. Da questo vigneto nel 2010 otteniamo 50 ettolitri di Cabernet Franc. Un’interpretazione emiliana per un grande vitigno.

2012

I Calanchi è il primo Lambrusco DOC Colli di Parma ottenuto dal Lambrusco Maestri, una varietà originaria di Parma che secondo Ian d’Agata nel suo Native Wine Grapes of Italy è “il Lambrusco più fruttato, cremoso e immediatamente accattivante, se non il più profondo e complesso, di tutti”.

2016

Una nuova fase: l’avvento del biologico
La nostra filosofia trova la sua naturale realizzazione nell’avvio di un percorso sostenibile e nel segno dell’agricoltura biologica, che ci porterà alla certificazione.

2020

La rinnovata direzione dell’azienda
Rinnoviamo il Consiglio di Amministrazione: ne fanno parte Paolo Pizzarotti, con il ruolo di Presidente, il figlio Michele in qualità di consigliere, l’Amministratore Delegato Lorenzo Numanti e Andrea Bonini, sovrintendente alla produzione in vigna e in cantina.

2021

La prima vendemmia biologica
Arriva a compimento il percorso sostenibile di Monte delle Vigne iniziato nel 2016: dal 2021 la vendemmia sarà interamente biologica e certificata dall’ICEA – Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale.

2022

Presentazione dei Vini della Prosa, le nuove etichette vogliono coronare la conversione al biologico e un rapporto sempre più stretto con i Colli di Parma. Vengono presentate le nuove referenze fortemente identitarie con l’obiettivo di raccontare il terroir di Ozzano Taro: Brusata, Il Chiuso, Ginestra e Quattro Laghi

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