IL TERRITORIO

dove il sogno
ha trovato casa

I colli di Ozzano Taro sono da sempre la nostra terra

Qui siamo nati e qui abbiamo vissuto le nostre avventure da bambini prima, da produttori e viticoltori poi. Per questo attraverso un’agricoltura biologica vogliamo essere i custodi delle nostre colline. I vini che produciamo sono il nostro modo di raccontare la biodiversità dei Colli di Ozzano Taro: 100 ettari di boschi, zone calanchive, prati, laghi, rii d’acqua e vigneti. È proprio dai vigneti – che si estendono tra il Parco

Fluviale del Taro e il Parco Naturale dei Boschi di Carrega, nelle vicinanze della Riserva Naturale di Monte Prinzera – che nascono i nostri vini, con un carattere unico e inconfondibile, piena espressione dell’unicità di questo territorio. Un’agricoltura particolarmente attenta a preservare la natura: questo è l’elemento che caratterizza il nostro operato quotidiano, dove Barbera e Malvasia sono protagonisti.

I colli di Ozzano Taro sono da sempre la nostra terra

 

Qui siamo nati e qui abbiamo vissuto le nostre avventure da bambini prima, da produttori e viticoltori poi. Per questo attraverso un’agricoltura biologica vogliamo essere i custodi delle nostre colline. I vini che produciamo sono il nostro modo di raccontare la biodiversità dei Colli di Ozzano Taro: 100 ettari di boschi, zone calanchive, prati, laghi, rii d’acqua e vigneti.

È proprio dai vigneti – che si estendono tra il Parco Fluviale del Taro e il Parco Naturale dei Boschi di Carrega, nelle vicinanze della Riserva Naturale di Monte Prinzera – che nascono i nostri vini, con un carattere unico e inconfondibile, piena espressione dell’unicità di questo territorio. Un’agricoltura particolarmente attenta a preservare la natura: questo è l’elemento che caratterizza il nostro operato quotidiano, dove Barbera e Malvasia sono protagonisti.

Questi ampi spazi verdi costituiscono un ecosistema perfetto per l’allevamento delle viti

I terreni calcareo-argillosi esaltano la mineralità e la fresca acidità che contraddistinguono i vini di Monte delle Vigne. La presenza dell’argilla dà infatti vigore alle piante e rende le uve concentrate; il calcare porta finezza ed eleganza, la brezza proveniente dal passo della Cisa mantiene umida l’aria, assicurando un’ottimale escursione termica per una corretta maturazione dell’uva.

Tutti elementi che contribuiscono a caratterizzare i vini che produciamo, rendendoli testimoni della nostra passione per la viticoltura.

nord-ovest

Cabernet Franc

ovest

Barbera e Lambrusco

est

Malvasia, Sauvignon e Chardonnay

piano

Merlot

vigneti e vitigni

viticoltura secondo tradizione

A Ozzano Taro la via Francigena, l’antico percorso seguito dai pellegrini diretti a Roma, fa da spartiacque tra i vigneti di Monte delle Vigne: ad un‘altitudine tra i 200 e i 300 metri, sono 40 gli ettari vitati, disposti seguendo l’esposizione più favorevole.

Fin dalle origini abbiamo privilegiato i vitigni autoctoni, la Malvasia di Candia aromatica, la Barbera e il Lambrusco, che trovano qui il connubio perfetto con il nostro terroir, per offrire la massima espressività qualitativa.

vigneti e vitigni

viticoltura secondo tradizione

A Ozzano Taro la via Francigena, l’antico percorso seguito dai pellegrini diretti a Roma, fa da spartiacque tra i vigneti di Monte delle Vigne: ad un‘altitudine tra i 200 e i 300 metri, sono 40 gli ettari vitati, disposti seguendo l’esposizione più favorevole.

Fin dalle origini abbiamo privilegiato i vitigni autoctoni, la Malvasia di Candia aromatica, la Barbera e il Lambrusco, che trovano qui il connubio perfetto con il nostro terroir, per offrire la massima espressività qualitativa.

nord-ovest

Cabernet Franc

ovest

Barbera e Lambrusco

est

Malvasia, Sauvignon e Chardonnay

piano

Merlot

MALVASIA DI CANDIA

La Malvasia di Candia aromatica è tra tutte la Malvasia più ricca di personalità: sui colli di Parma trova il terroir ideale per la maturazione dei propri grappoli dorati, suoli ricchi d’argilla e clima temperato.

Il suo nome deriva dal porto greco di Monemvasia, da cui i pregiati vini prodotti a Creta salpavano alla volta della Serenissima, che si diffusero poi in tutta Italia ed Europa. Con la famiglia delle Malvasie quella di Candia ha in comune la fragranza di muschio e di albicocca. Da questa varietà nasce Callas, l’omaggio di Monte delle Vigne alla Divina.

BARBERA

L’origine del suo nome non è chiara: alcuni che lo collegano ai Barbari e altri al vinum berberis, una bevanda medievale acida e di colore rosso intenso, come riportato in Native Wine Grapes of Italy di Ian d’Agata.

La Barbera – un vitigno a bacca nera molto comune nel parmense – è una varietà versatile e vigorosa, che prospera su terreni sabbiosi e crete ma dà i migliori risultati in terreni ricchi di calcare e argilla come quelli dove sorgono i nostri vigneti.

Insieme al Merlot dà vita a Nabucco, la nostra prima etichetta e il primo rosso fermo realizzato a Parma, un territorio dove per tradizione dominano i vini frizzanti.

LAMBRUSCO MAESTRI

Il Lambrusco è uno degli spumanti più conosciuti. Il suo nome potrebbe derivare dal prefisso latino o paleoligurico lab- / lap- che significa labbro/bordo in riferimento al fatto che le viti selvatiche crescono solitamente ai margini dei boschi.

Decantato nella letteratura da Virgilio a Catone, da Varrone a Plinio il Vecchio, il Lambrusco come lo conosciamo oggi è opera dei Longobardi. La grassezza e l’untuosità dei cibi, allora cotti nello strutto, aprono la strada ai vini frizzanti, che ad ogni sorso puliscono il palato, la risposta enologica all’evoluzione della cucina emiliana.

MALVASIA DI CANDIA

La Malvasia di Candia aromatica è tra tutte la Malvasia più ricca di personalità: sui colli di Parma trova il terroir ideale per la maturazione dei propri grappoli dorati, suoli ricchi d’argilla e clima temperato.Il suo nome deriva dal porto greco di Monemvasia, da cui i pregiati vini prodotti a Creta salpavano alla volta della Serenissima, che si diffusero poi in tutta Italia ed Europa. Con la famiglia delle Malvasie quella di Candia ha in comune la fragranza di muschio e di albicocca. Da questa varietà nasce Callas, l’omaggio di Monte delle Vigne alla Divina.

BARBERA

L’origine del suo nome non è chiara: alcuni che lo collegano ai Barbari e altri al vinum berberis, una bevanda medievale acida e di colore rosso intenso, come riportato in Native Wine Grapes of Italy di Ian d’Agata.

La Barbera – un vitigno a bacca nera molto comune nel parmense – è una varietà versatile e vigorosa, che prospera su terreni sabbiosi e crete ma dà i migliori risultati in terreni ricchi di calcare e argilla come quelli dove sorgono i nostri vigneti.

Insieme al Merlot dà vita a Nabucco, la nostra prima etichetta e il primo rosso fermo realizzato a Parma, un territorio dove per tradizione dominano i vini frizzanti.

LAMBRUSCO MAESTRI

Il Lambrusco è uno degli spumanti più conosciuti. Il suo nome potrebbe derivare dal prefisso latino o paleoligurico lab- / lap- che significa labbro/bordo in riferimento al fatto che le viti selvatiche crescono solitamente ai margini dei boschi.

Decantato nella letteratura da Virgilio a Catone, da Varrone a Plinio il Vecchio, il Lambrusco come lo conosciamo oggi è opera dei Longobardi. La grassezza e l’untuosità dei cibi, allora cotti nello strutto, aprono la strada ai vini frizzanti, che ad ogni sorso puliscono il palato, la risposta enologica all’evoluzione della cucina emiliana.

it_ITItaliano