La nuova Callas 2022 è stata presentata in anteprima alla prima edizione di Amphora Revolution tenutasi dal 7 al 8 giugno 2024 nella splendida location delle Gallerie Mercatali a Verona.
Le anfore per la vinificazione risalgono all’antichità e stanno tornando in auge tra i produttori di vino moderni interessati a tecniche di vinificazione tradizionali. Vengono spesso utilizzate per fermentare e/o affinare il vino. Il materiale poroso di cui sono costituite permette una micro-ossigenazione controllata e una buona traspirazione, consentendo così una fermentazione “antica” e una maturazione più marcata rispetto agli altri materiali usati per vinificare come l’acciaio o il cemento.
“Monte delle Vigne ha le etichette “giuste” per ampi e variegati gruppi di clienti, anche quelli più “radical” come gran parte del pubblico che ha partecipato alla manifestazione“, ha dichiarato Lorenzo Numanti, presente di persona il primo giorno della manifestazione.
“In accordo con Cesare Ricciato – punto di riferimento di Monte delle Vigne su Mantova e anche brand manager delle anfore Tava – abbiamo deciso di partecipare all’evento, ma non con l’intento di creare l’ennesima nicchia del mondo del vino. Callas ’22 è un esempio di come questi affascinanti strumenti enologici vengano utilizzati in modo non invasivo e il prodotto finale risulti sempre un vino bianco pulito ed elegante, in linea con la nostra filosofia di viticultori Parmensi”.
“La vinificazione in anfora richiede una maggiore attenzione e cura rispetto ai metodi più convenzionali, poiché la porosità della loro struttura può rendere il vino più suscettibile alle influenze esterne. Tuttavia, molti enologi e produttori considerano questo metodo un modo affascinante per esplorare le potenzialità del vino e per ottenere risultati unici e sorprendenti“, queste le parole di Andrea Bonini, direttore tecnico e agronomo di Monte delle Vigne.
In sintesi, l’uso delle anfore per Monte delle Vigne rappresenta un ritorno alle radici della vinificazione e un’opportunità per sperimentare e innovare, preservando al contempo l’identità e la storia legate ai vini prodotti dalla cantina in oltre 40 anni.